Una soluzione? Ego Slim training con super Giulia!

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Conosciamo meglio il percorso di Giulia Cassaresi, trainer Ego City Fit Lab e coach di Ego Slim Training ogni lunedì, mercoledì e venerdi ore 19.30

A fine giornata la ricarica di energia per modellare corpo e mente

 

Giulia Cassaresi è una trentenne di Prato che ancora bambina sapeva benissimo cosa voleva fare: “diffondere la cultura delle scienze motorie”. Determinata con mitezza nei corsi di gruppo, rassicurante eppure intransigente nel percorso 1:1. ” Per essere il numero uno, devi allenarti come se tu fossi il numero due” ripeteva l’ex velocista Maurice Greene. E potrebbe essere il motto di Giulia, coach con orgoglio di Ego Wellness e che troviamo come personal trainer ad Ego City Fit Lab.

 

Che tipo di storia è quella tra Giulia e l’attività motoria?

La storia della mia vita. Il movimento si è rivelato da subito il modo migliore che avevo per esprimermi e sentirmi me stessa. Correvo ovunque, su per le scale, nel bosco accanto casa, per spostarmi da un punto all’altro. A sei anni nuotavo a otto facevo agonistica…

 

Lo sport è stata una tua scelta?

Lo sport sì, l’agonismo no. Fare è sport era naturale vista mia natura. Le mie performance in allenamento spingevano gli allenatori a nutrire grandi speranze e ugualmente il carattere di mio padre, che pensava solo alla gara. Eppure è stato proprio il suo atteggiamento il primo campanello a squillare forte: mi ha permesso di capire come non fossi portata ad impormi a tutti i costi sugli altri. Se non vincevo si arrabbiava e a me questo cosa non piaceva. Mi distaccai velocemente da quel tipo di cultura…

 

Certo hai dimostrato un notevole carattere nel reagire, così piccola, ad una posizione paterna autoritaria…

Sono delle idea che le esperienze siano tutte motivo di formazione e “allenamento”. Nel bene e nel male posso ringraziare il mio carattere, e posso ringraziare allo stesso tempo anche mio padre che me l’ha forgiato ( e mia madre che mi ha sostenuto nel comprenderlo). A dieci anni dissi basta. Non mi andava di sopportare uno stile di vita che per me non aveva niente di bello, visto che la mia ambizione non puntava verso i “trionfi”. Alzarsi alle 5 ogni domenica mattina per andare a fare le gare non mi dava nessuna sensazione positiva. Mi ricordo in particolare una bambina, negli spogliatoi: vomitava sempre dalla tensione prima di entrare in acqua. Non volevo ridurmi così..

 

Ti sei quindi separata dalla disciplina sportiva?

Non propriamente. Non si può costringere una natura ad essere diversa da quel che è. Abbandonai il nuoto e anche lo sci – perché chiaramente nel fine settimana, andando all’ Abetone con la mia famiglia, scoprii lo sci e il mio istruttore anche in quel caso consigliò subito l’agonismo. Cambiai disciplina… Indecisa tra basket e pallavolo scelsi quest’ultima – non particolarmente amata da mio padre – e la scelsi dopo una breve esperienza di ginnastica artistica, giusto perché, ebbene sì, mi innamorai del cartone animato “Mila & Shiro”… E fino al 2010 così ho gravitato in serie B nazionale, godendo dei momenti migliori soprattutto a Firenze.

 

Prima hai detto che alzarti all’alba per gareggiare non ti trasmetteva sensazioni positive… Ecco, quanto conta l’elemento emotivo nella riuscita di un’attività fisica?

Tanto. Lo sport e l’attività motoria nutrono lo spirito e l’anima attraverso il corpo. Per questo mi sono sempre sentita perfettamente allineata con la filosofia e lo stile che promuoviamo ad Ego Wellness. Mi ci sono sempre dedicata anche prima di trovarmi finalmente ” a casa”.

 

Ecco, appunto, come sei arrivata a “casa” Ego?

Le ho fatto a lungo la corte… Lavoravo in un Centro di Pistoia e la mia titolare mi parlava spesso di Ego, diciamo che ne era rimasta molto impressionata, sia per struttura che per l’organizzazione. Non parlava di altro… La curiosità fu parecchio sollecitata e con essa – una volta raccolte informazioni più dettagliate – l’ambizione di far parte del suo team. Ho sostenuto più di un colloquio, nel frattempo qui in sede partecipai anche ad un corso di formazione in Soulmat, ma evidentemente non era il momento giusto.

 

Poi cosa è successo?

In quel periodo lavoravo veramente tanto e in più Centri, tra Pistoia, Prato ed Empoli. Ero inoltre preparatrice atletica in un Circolo del Tennis e seguivo un progetto di alfabetizzazione alla motricità in una scuola primaria Tutto troppo dispersivo rispetto a quello che cercavo. Decisi di fare una scelta drastica e me ne andai dall’Italia, in Australia dove poco dopo il mio arrivo ottenni un tirocinio in una importante palestra di Melbourne. Esperienza significativa, che ha rafforzato la mia voglia di vivere in Italia e di lavorare per Ego. Tornai infatti dopo quattro mesi più determinata che mai a trasmettere il mio valore. Oltre alla determinazione arrivò forse il famoso “momento giusto” e così, appena atterrata in Italia, re-inoltrai il mio curriculum aggiornato e la sera stessa mi chiamò Stefania Pollastrini, responsabile del personale ( che già mi conosceva quando militavo nella pallavolo del Borgo a Buggiano). Avevo già sostenuto il colloquio con la direzione tecnica (Javier Bergas Del Rio e Chiara Braccini), e così tre anni fa sono finalmente diventata parte del team Ego.

 

Nel tempo hai trovato la tua dimensione ideale proprio nel rapporto 1:1, per il quale ti viene riconosciuta una professionalità straordinaria..

Amo far star bene la persona e curarla passo passo nel suo percorso. Non sono portata all’allenamento di gruppo, perché divento un “generale” noioso. Nel rapporto personal, invece – che sia in Sala o nella lezione singola – riesco ad entrare in sintonia con chi mi si affida per un allenamento finalizzato ed individuale.

 

Quali sono i tuoi tre ingredienti segreti?

Mettere la persona a suo agio. Catturare la sua fiducia. Trovare insieme la strategia vincente. Io sono una che studia tanto. Ma puoi studiare quanto vuoi…ogni persona è un libro totalmente inedito, ugualmente appassionante e sconosciuto. Ottenere dei risultati insieme è la massima gratificazione.

 

Oggi che hai esaudito il tuo sogno di lavorare ad Ego il tuo punto di vista sulle strutture del Resort e del City Lab come è cambiato?

Se è possibile si è accresciuto in stupore e soddisfazione di farne parte. Ego Wellness è veramente differente dalle altre realtà toscane, non solo per la bellezza dei suoi ambienti e l’altissima qualità tecnica dei macchinari e dei trainer, ma per il senso di collaborazione sul quale si fonda. Si avverte in modo tangibile la sensazione – vedi, ecco una sensazione positiva… – di far parte di una squadra e di andare nella stessa direzione.

 

Un altro sogno?

Sono molto concertata sul mio lavoro. Studiare per migliorarmi, leggere per capire e acquisire quel punto di vista che hai notato anche tu, sempre più ricco, è il mio obbiettivo. E il mio sogno, forse – visto che è funzionale al mio obiettivo – imparare ad organizzarmi meglio per riuscirci del tutto!

 

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